Chi sono

CHI SONO

 

Psicologa Clinica e Formatrice da 40 anni, specializzata nell’uso del colore per l’Umanizzazione degli ambienti di vita pubblici ed in particolare socio sanitari, ho la particolarità di essere una Color Designer Psicologa in un mondo di progettisti per lo più Architetti. 

Sul campo, questo mi permette di coniugare l’uso professionale del colore con competenze psicologiche di lettura dei bisogni di uno specifico ambiente e delle persone che lo vivono.

COSA FACCIO

Ho reso gradualmente questa mia passione un lavoro.

Ciò mi ha portato ad avere all’attivo più di cento progetti psicocromatici in ambienti residenziali, aziendali, commerciali, sanitari, socio-riabilitativi, scolastici e di pubblica amministrazione.

Questi interventi hanno ricadute positive sul benessere psico-fisico in termini di piacevolezza, serenità, senso di accoglienza ed appartenenza per tutti i fruitori degli spazi rinnovati e di motivazione e prevenzione del burnout per i dipendenti. 

La realizzazione pratica di un progetto psicocromatico è di impatto innovativo e, poichè non si tratta di un intervento artistico, può essere eseguita da qualsiasi Applicatore.

La realizzazione di un progetto psicocromatico è facilmente realizzabile anche nelle periodiche fasi di manutenzione ed igienizzazione e non comporta costi esecutivi maggiori di quelli che si andrebbero comunque a sostenere quando si devono compiere interventi di tinteggiatura, poichè manodopera e materiali sono gli stessi di un’anonima imbiancatura.

Gli spazi oggetto dei miei interventi di umanizzazione sono percepiti con positività dal pubblico e dagli utenti e statisticamente meno soggetti ad atti vandalici, poichè chi percepisce attenzione e cura diviene a sua volta più rispettoso.

L’intervento permette inoltre di eliminare fenomeni di malessere, anche inconsapevoli, che possono essere indotti da effetti ottici dispercettivi generati da un uso scorretto del colore.

COSA PENSO

Ritengo che ciascuno di noi possa e debba fare qualcosa per contribuire al benessere di tutti e che umanizzare i luoghi di vita sia un prezioso valore aggiunto a basso costo, che sento come una sorta di dovere/piacere etico e sociale.

Mi sento rappresentata da questa frase: 

“Non tocca a noi rimettere a posto di punto in bianco il mondo intero, ma possiamo e dobbiamo adoperarci per migliorare quella parte del mondo che è alla nostra portata”. (Clarissa Pinkola Estés)

 

 

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